COMITATO TECNICO SCIENTIFICO POPOLARE

Il COMITATO TECNICO SCIENTIFICO POPOLARE nasce immediatamente dopo il disastro del 10 luglio 1976, su iniziativa di militanti di fabbrica dell'Icmesa e di altri Consigli di Fabbrica, da studenti e docenti della facoltà di Medicina dell'Università di Milano e tra questi Giulio Maccacaro. Il Comitato collaborò a stretto contatto con Medicina Democratica diretta e fondata alcuni mesi prima da Maccacaro e da Luigi Mara, e con il gruppo redazionale della rivista Sapere, diretta allora dallo stesso Maccacaro. Il Comitato svolse un'intensa attività di contro-ricerca sul campo sia dal punto di vista epidemiologico che dal punto di vista della valutazione del reale livello di inquinamento e della estensione della zona inquinata. Il lavoro di indagine epidemiologica si basava sul coinvolgimento attivo della popolazione interessata attraverso questionari, interviste raccolta di manifestazioni sintomatiche, mutuando le metodologie sviluppate nelle nelle lotte contro le nocività nei luoghi di lavoro e le pratiche di controllo operaio sulla salute nelle fabbriche, che il Comitato cercò di estendere la territorio e in questo senso rappresenta un'esperienza originale e fino ad allora unica. 

Gli esiti dell'indagine sull'estensione dell'inquinamento da subito contrastarono con le mappature ufficiali.

Il Comitato si sciolse di fatto nel 1979.