QUESTA NON E' LA STORIA "DELLA DIOSSINA DI SEVESO",  QUESTO PROGETTO VUOLE RACCOGLIERE LE STORIE E LA STORIA DI CHI SUBI' LE CONSEGUENZE DEL DELITTO DI SEVESO E TRA QUESTI, DI COLORO CHE NON VOLLERO LIMITARSI A RUOLO DI VITTIME. Quarant'anni fa a seguito di una esplosione nell'impianto di produzione dello stabilimento ICMESA tra Meda e Seveso si sprigiona una nube di diossina che contaminerà un'area molto vasta del territorio circostante. E' il "disastro di Seveso", il primo grande disastro ambientale della storia dell'industria chimica in Italia e non solo. Una vicenda che il potere politico, economico e scientifico ha dapprima minimizzata e banalizzata e poi rimossa dalla coscienza collettiva e la cui memoria è stata lasciata svanire o rarefatta nella retorica ufficiale. Resiste però una memoria viva, relegata in questi anni nel ricordo individuale di molti che si erano battuti allora per la verità e la tutela della salute contro il profitto. Il progetto "Memoria di parte" tenta di ricucire il ricordo di quella esperienza di lotta per farne patrimonio collettivo. Anche perché il "disastro di Seveso" non è ancora chiuso: la maggior parte del territorio interessato allora è ancora oggi gravemente inquinato, e minacciato dall'apertura dei cantieri di Pedemontana. Per questo la memoria di quei giorni è necessaria a chi oggi si batte contro la devastazione ambientale.

ARCHIVIO "SEVESO MEMORIA DI PARTE"